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mercoledì 16 febbraio 2011

Innamorata delle Alpi Apuane

Insieme alla cucina e ai viaggi, l'altra cosa che veramente mi fa star bene è andare a fare trekking. Le lunghe passeggiate che ti tolgono il fiato e ti uccidono i muscoli delle gambe, ma che ti fanno rinascere e ti riconciliano con il mondo e con la vita. Questa è un'espressione che uso spesso quando devo descrivere a qualcuno la sensazione che mi dà camminare per i boschi, immergere gli scarponi nelle foglie secche dei castagni, fermarsi ad ascoltare il silenzio, sentire gli odori della natura. Da piccola andavo spesso in montagna con i miei genitori, forse è per questo che mi è rimasta la passione. Una passione che ho riscoperto da poco, tre anni circa. 
E' bello preparare la sera prima lo zaino, mettere dentro il pranzo al sacco, il coltellino milleusi, dono del babbo, per sbucciare la frutta, affettare il pane o per altre evenienze; è bello tirare fuori dalla scatola gli scarponi, i calzettoni da montagna, il pile e la borraccia. Studi il sentiero, vai a letto presto e quando suona la sveglia... in piedi scattante! 
E' il primo anno che riesco ad andare in montagna anche in inverno, perchè fortunatamente è stata una stagione poco piovosa e qui dalle mie parti non nevica quasi mai. Varchi la soglia di casa assaporando l'aria fresca del mattino. Quando arrivi all'inizio del sentiero ritrovi tutte le energie che una settimana di lavoro ti avevano tolto. Il cane, degno e felice compagno di camminate, scende dalla macchina e fa un giro di perlustrazione. Poi, come se avesse il navigatore incorporato, imbocca il sentiero e noi gli andiamo dietro. La prima mezzora è la parte più dura, poi le gambe si abituano e vai.... Ti godi il paesaggio, respiri aria buona, i polmoni si aprono. Ti fermi per un riposino, un minuto, e riparti. Trovi una fonte, riempi la borraccia di acqua fresca, saluti la persona che incontri sul sentiero (eh sì, perchè in montagna ci si saluta, c'è ancora questa buona abitudine di darsi il buongiorno e scambiare anche due parole!). Poi arrivi a destinazione: che sia un rifugio, la vetta di un monte, una grotta o altro, ti senti in pace con te stesso, ti senti più leggero. E anche affamato. Allora tiri fuori il tuo vegan pranzo al sacco e mangi, seduto su un sasso, nel mezzo ad un prato, sotto una croce, dove prima di te hanno mangiato tante altre persone, con le loro storie e i loro pensieri.
Ti riposi, leggi un libro, scrivi, prendi il sole, fai una chiacchierata con i tuoi compagni di avventura. In pace.

Ecco qualche foto di due  sabati fa, una bellissima giornata di sole. E questo era lo spettacolo che si poteva ammirare.....


Il Monte Corchia, Alpi Apuane


La Pania della Croce, Alpi Apuane








4 commenti:

  1. Troppo direi.Però possiamo rimediare andando sabato!

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  2. Essì, hai pienamente ragione. Mi sà che devo organizzarmi un pò anche io, peccato che non abitiamo più vicine ...

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  3. Magari! una bella passeggiata insieme.... chissà che bei posti dalle tue parti...

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